In questo articolo vi presenteremo alcuni degli artisti che si esibiranno in questa meravigliosa 3 giorni.
Come potrete immaginare già dal nome del festival, l'impronta artistica avrà nel folk, di matrice irlandese e popolare, la sua linea di definizione. Alcuni artisti riproporranno fedelmente i canoni stilistici del genere, altri invece avranno nella propria proposta sonora un'anima diversa.
Quest'ultimo è il caso dei Meneguinness, che già nel nome evidenziano la loro appartenenza sia milanese che "bevereccia".
La loro biografia recita quanto segue:
"I MeneGuinness nascono nell'aprile del 2012 grazie a un'idea di Kia e Jan, folletti trasferitisi dalle brughiere d'Irlanda a Brugherio in Brianza (una scelta ammirevole!). Innamorati della musica tradizionale irlandese e del punk-rock celtico trovano nell'orobico Danny,l'esperto di meteo, cresciuto a pane e folk, il compagno ideale di viaggio. I tre ubriaconi girano per un po' di tempo i pub dell'isola di Smeraldo suonando in session sgangherate con dementi locali e obesi turisti americani. Una sera a Dublino dall'Halfpenny Bridge ripescano Lucius, storico chitarrista dei Vallanzaska, finito ubriaco nel fiume Liffey durante un tour della sua band nell'intento di attraversare il mare d'Irlanda a nuoto per tornare a casa. I MeneGuinness rimangono folgorati dalla sua impresa: sarà lui il gratta-corde della band. Tornati in Italia, i quattro si mettono alla ricerca di qualcosa che possa dare un ritmo alle loro avventure alcoliche. Nei bagni di un pub del lecchese incontrano Martino, bassista metal nostrano sceso dalla Val Chiavenna, intento a riversare nel wc i postumi di un'abbuffata di pizzoccheri e Sassella. Anche questa impresa finisce per ammaliare i 4 MeneGuinness. Sarà Martino il bassista (punk) della band. Durante un'esibizione per la riapertura estiva (sotto la neve) del Passo dello Stelvio, su palco piomba Andreas, uno strano crucco abitante dei boschi della Val Pusteria, con un tamburo di fabbricazione propria in pelle di capra e 75 piatti, che si impone a forza di rullate e suoni incomprensibili come batterista della band. Nel giugno del 2012 inizia a Dubino (manca una L, ma a loro va bene lo stesso) l'avventura dei 6 scapestrati lombardi. Dal novembre 20012 alla batteria arriva il bellissimo Bini. Si sa, una band ha bisogno anche di qualcuno che sappia acchiappare ragazze. E allora il Bini, con il suo charme mediterraneo e il suo stile silenzioso, si occuperà di battere i tamburi al ritmo del folk e di far strappare i capelli alle ragazze."
Per saperne di più su questi scalmanati ragazzi, dall'etilico sorriso, vi consigliamo di visitare la loro pagina web ufficiale.
Su Youtube e sul sito potrete vederli ed ascoltarli. Eccone un assaggio video.
Stay Folk e Prosit !!
Domenico
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